Dopo interlocuzione con la Regione, siamo riusciti a far modificare il periodo di divieto per spandimenti e concimazioni azotate in ZVN che nella precedente DGR 531 risultavano troppo rigidi. Tale modifica varrà dalla prossima annata agraria 2024/2025, quando ogni azienda dovrà scegliere entro la data del 31/10 antecedente all’inizio di ogni annata agraria il periodo di divieto di spandimento continuativo ricompreso tra il 01/11 e il 28/02.
Per quanto riguarda l’attuale l’annata agraria 2023-2024, queste sono le indicazioni da seguire per le aziende che intendono effettuare una concimazione chimica azotata in ZVN a febbraio:
se si prevede di effettuare la concimazione azotata in ZVN nel mese di febbraio contattare il tecnico di riferimento, il quale invierà via mail una comunicazione che dovrà essere rimandata firmata e datata dal rappr. legale.
In tale documento si dichiara che le colture autunno vernini seminate in zona vulnerabile da nitrati non sono state oggetto di concimazione azotata dal 01/11/2023 al 31/01/2024, rispettando quindi il periodo minimo di divieto imposto dalla norma vigente di 90 giorni consecutivi.
Provvederemo, come richiesto dalla normativa, a predisporre una relazione a firma di un professionista e ad inviarla all’ARPA.
Sempre per l’annata agraria 2023-2024, queste sono le indicazioni da seguire per le aziende che intendono effettuare la distribuzione di effluenti zootecnici in ZVN a febbraio:
se si è sospesa la distribuzione di effluenti zootecnici antecedentemente al 01/12/2023, si dovrà comunicare all’ARPA tramite pec a protocollo@cert.arpa.umbria.it la data di decorrenza del periodo di divieto di 90 giorni consecutivi (tale periodo dovrà essere ricompreso tra il 01/11/2023 e il 29/02/2024) e tale comunicazione dovrà essere corredata di idonea relazione tecnica redatta da un professionista in campo agricolo e relativa documentazione, mediante la quale dovrà essere data evidenza della data in cui è stata eseguita l’ultima distribuzione nell’anno 2023 e del carattere straordinario dal punto di vista climatico e gestionale degli effluenti zootecnici. “